Tecnologia

CANALI DI COMUNICAZIONE – Come si sono evoluti nel tempo?

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QUELLA NOSTALGIA DEI 160 CARATTERI…

L’evoluzione degli strumenti di comunicazione e della tecnologia, implica un necessario mutamento nelle abitudini degli utenti. Vi ricordate i famosi “squilli della buonanotte” tanto amati dalle coppiette fino ai primi anni 2000?

Ciò che un tempo viaggiava attraverso SMS, oggi viaggia attraverso chat e messaging. L’e-mail non è più un’alternativa digitale alle lettere cartacee, ma un vero e proprio canale ufficiale di comunicazione.

La grande massificazione dei personal computer domestici, a cavallo tra anni novanta e duemila, portò al fiorire di numerosi programmi per chattare, tra i quali MSN con i suoi storici “Trilli”.

La chat da computer era uno strumento affascinante, in quanto gratuito e strettamente legato all’identità individuale. Sicuramente vivace, ma circoscritto alle mura domestiche. Una volta fuori casa si tornava al messaggio telefonico.

Caratteristica imprescindibile di chiunque utilizzasse l’SMS? Il dono della sintesi!

I nostri stati d’animo racchiusi in 160 caratteri, non oltre. Il motivo è da ricondursi all’attività svolta da parte di alcuni ricercatori che, analizzando cartoline o trasmissioni testuali tramite telex, notarono che le comunicazioni non andavano mai oltre i famosi 160 caratteri. Per questo è stata trasferita la stessa impostazione anche per la messaggistica istantanea.

Per quanto riguarda comunicazioni di tipo aziendale o professionale si è sempre utilizzata la posta elettronica. Efficace ancora oggi per newsletter e marketing.

Il ruolo dell’SMS oggi è del tutto diverso. Più vicino a quello della mail. E’ diventato un canale più ufficiale, simile alle e-mail, da quando è stato sostituito dalle app di messaging come Whatsapp, Line, Telegram e altri.
Oggi raramente utilizziamo l’SMS per le comunicazioni veloci con amici e parenti. E’ un canale non più volto a conversazioni di piacere, ma legato piuttosto a comunicazioni legate all’ambito professionale.

Alla luce dell’evoluzione attraversata negli ultimi anni dalle nostre abitudini digitali, bisogna fare molta attenzione ai canali che vogliamo utilizzare per pubblicizzare la nostra attività.

Lanciare comunicazioni commerciali attraverso un canale percepito come “intimo”dall’utente, come può essere oggi Whatsapp, rischia di proiettare automaticamente la tua attività nella dimensione delle aziende sgradite.

Un’azienda risulta maggiormente professionale nel momento in cui utilizza i canali di comunicazione preferiti dal suo pubblico di riferimento, senza risultare invadente.
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